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Peppe Sannino

Peppe SanninoNato a Cercola, provincia di Napoli. Comincia a dedicarsi allo studio delle percussioni all'età di quindici anni e, nel 1982, consegue il Diploma di Solfeggio e Teoria Musicale presso il conservatorio “Cimarosa” di Avellino. Nel 1985 studia percussioni brasiliane a Toronto, con il Maestro Larry Borg (percussionista di Stevie Wonder), nel 1988 a New York percussioni caraibiche e afrocubane, con il Maestro John Amira e a Roma tamburi rituali cubani, con il Maestro R. Evangelista. Nel 1998 fonda il Peppe Sannino Latin Jazz Quintet, band che propone proprio la diffusione dei ritmi afrocubani, innestati su un linguaggio nero-americano (latin jazz).

Da anni abbina un'intensa attività didattica (insegna percussioni cubane, caraibiche, brasiliane, africane, nord africane (arabe), spagnole e napoletane) a collaborazioni con i maggiori nomi della musica italiana: Nino Buonocore, Teresa De Sio, Tullio De Piscopo, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Peppe Barra, Enzo Gragnaniello, Mia Martini, Roberto Murolo, James Senese/Napoli Centrale, Lucio Dalla, Daniele Sepe, Riccardo Zappa, Rino Zurzolo, Francesco Bruno, Gigi D'Alessio, Renzo Arbore L'Orchestra Italiana della quale fa parte da parecchi anni.

Nel corso della sua carriera collabora anche con artisti della scena musicale internazionale: Zizi Possi, Joe Pass, Billy Cobham, Famoudou Don Moye, Paulinho Nogueira, Jorge Morel. Dal 2008 porta avanti il progetto musicale Onde di Terra, nome ispirato dal titolo di una raccolta di poesie di un autore napoletano, Mariano Bàino, con l'intento di conciliare le onde del mare di Napoli e le onde di terra del deserto africano.

Un viaggio nel mondo delle percussioni che tiene fede al titolo e diventa suggestivamente ondulante, toccando diverse aree del pianeta: Brasile, Cuba, la tradizione Bantù della foresta africana, fino ad arrivare alla tarantella napoletana, con la preoccupazione di ricercare non tanto una traccia primigena del ritmo, quanto il suo legame sociale con le storie, spesso di schiavitù o di emarginazione e con i luoghi in cui Peppe è nato, dove questo legame non smette di pulsare.

Nel 2011, esce il disco omonimo, per l'etichetta Obliqua. Suona anche nell'ensemble Latin Soul Brothers, di recente formazione, gruppo che propone la diffusione degli stili latino-americani e afrocubani come il cha-cha, il mambo, il bolero, riletti alla luce dei ritmi e delle armonie del linguaggio tipico del jazz di improvvisazione e dello stile che ha reso celebri artisti del calibro di Tito Puente, Dizzy Gillespie e Poncho Sanchez. Attualmente collabora con l'Orchestra NapoliOpera e con i Popularia. Dal 1997 è endorser UFIP, dal 2002 ROLL e dal 2006 MEINL.