Nasce a Napoli. Mariano “Hobo” Caiano è un compositore, autore, percussionista, cantante; suona dall'età di dodici anni. Appena sedicenne, partecipa alle prime sessioni di registrazione in studi professionali. Affronta situazioni musicali impegnative e si inserisce nel mondo dei session men, prestando la sua collaborazione a numerosi artisti italiani e di fama internazionale, sia in studio sia dal vivo. Collabora con Alan Sorrenti, Gianni Bella, Tony Esposito, Nino Buonocore, Daniele Sepe, 99 Posse, Antonio Onorato, Gigi Finizio, Marcello Pieri, Luca Rustici, Joe Barbieri, Articolo 31, The Wailers (storica band di Bob Marley), Wiston Francis, Z-Star, Roberto Giangrande, Poli Opposti, Cafè Latino e tanti altri ancora. Partecipa a numerose sigle televisive, tra le quali quella del noto programma Mediaset Scherzi a Parte, suonando le percussioni e prestando la sua voce – in coppia con Pamela Prati – nel brano, tormentone estivo, Que Te La Pongo.
Quelle al fianco degli artisti succitati sono sicuramente esperienze molto significative per la sua carriera musicale ma è con la musica reggae che “Hobo” riesce a esternare i suoi sentimenti più profondi. Nel 1992 apre il tour italiano degli storici Wailers, gruppo del mitico Bob Marley. L'incontro con lo storico gruppo è una tappa significativa del suo percorso artistico, stringe rapporti di amicizia con diversi personaggi del reggae jamaicano e, in modo particolare, con I Jah Man, Junior Marvin (storico chitarrista solista dei Wailers) e Alborosie.
Sono i primi due artisti a influenzare in modo significativo “Hobo” e a dargli preziosi consigli, incoraggiandolo a proseguire nel difficile cammino artistico. Dopo aver militato per ben tre anni nella “Spaghetti Funk” di J-Ax e Dj Jad (Articolo 31), dal 2001 è una delle voci soliste di Renzo Arbore L'Orchestra Italiana e porta il suo caratteristico stile e la sua inconfondibile voce in ogni angolo del mondo. Indudub è il suo nuovo progetto musicale. Il nome è composto da due parole: “indu” (o indù), che indica una tra le correnti religiose e filosofiche più diffuse al mondo (di cui Hobo sta percorrendo la Via) ma, allo stesso tempo, anche il modo di esprimere – nei vari dialetti del Sud Italia – la parola “dentro” e la parola “dub”, che indica il genere di reggae nato in Jamaica sul finire degli anni'60, caratterizzato da ampie parti strumentali espresse principalmente dal basso, dalla batteria, dalle percussioni e da effetti elettronici vari. Quindi, il nome Indudub ha duplice significato: “dub indù” e “dentro al dub”. Accanto a Indudub ruotano validissimi musicisti, preziosissimi “featuring”, vocalist, dj e ingegneri del suono, grazie ai quali Mariano può dar vita a composizioni davvero particolari nel loro genere. La piccola storia continua...